Cos’è la scleroterapia?

La scleroterapia, anche conosciuta come “applicazione” o addirittura in gergo medico “bruciare i piccoli vasi” è un procedimento medico realizzato per il trattamento dei vasi sanguigni dilatati o delle malformazioni, ossia le varici di svariate dimensioni.

Nella maggior parte dei casi ha un obiettivo puramente estetico, però è utilizzata come il trattamento della malattia.

Possono essere utilizzati come sclerosanti: liquido, schiuma, laser oppure un termocoaguladore, iniettati o applicati sulla vena, causando un’alterazione nelle cellule del vaso, permettendone la chiusura.

Quando il liquido, o la schiuma, continuano nella circolazione e attingono i vasi maggiori, vengono diluiti attraverso il sangue, perdendo così l’effetto.  Il laser funziona solamente in una lunghezza d’onda, ossia, possiede un obiettivo, in questo caso l’emoglobina delle cellule rosse.

Una volta raggiunta l’emoglobina, aumenta la temperatura locale fino al punto d’ebollizione, chiudendo il vaso a causa del calore.

Come si effettua la scleroterapia?

È un trattamento che non ha bisogno della chirurgia e, pertanto, viene effettuata in ambulatorio. I piccoli vasi sono trattati con l’applicazione di farmaci sclerosanti nelle vene alterate, ostruendo il flusso sanguigno. Poiché queste vene malate non sono necessarie per la circolazione, il sangue cerca delle vene più sane nel quale scorrere. Una volta ostruiti i piccoli vasi rossi, l’aspetto estetico delle gambe migliora.

La scleroterapia è efficace e non deve essere effettuata quando i piccoli vasi sono collegati alle vene varicose, dalle quali si nutre. In tal caso, deve essere indicata la microchirurgia. Lo specialista in grado di identificare il problema ed indicare il miglior trattamento è il Chirurgo Vascolare.

Il trattamento è doloroso?

Di solito, il dolore è lieve oppure inesistente. Tutto ciò è reso possibile grazie ad una buona tolleranza del paziente e minimizzato attraverso l’uso della termoanestesia, ossia, la diminuzione della temperatura della pelle, nel quale il freddo, dopo essere applicato con un getto di aria fredda, riduce la sensibilità al dolore.

Quale tecnica di scleroterapia devo scegliere?

La scleroterapia può essere applicata per mezzo di iniezioni, termocoagulazione e laser. La scleroterapia chimica, conosciuta come “applicazione” utilizza un liquido concentrato, ossia quello sclerosante, che è iniettato da microaghi dentro i piccoli vasi.  Il liquido più utilizzato è il glucosio, a causa della sua sicurezza ed efficacia. Il glucosio quando viene applicato è congelato, sui -30 °C. A questa temperatura la sua viscosità aumenta, il dolore diminuisce e l’efficacia aumenta di conseguenza. Questa tecnica è chiamata di crioscleroterapia. Nella scleroterapia con schiuma viene iniettato il polidocanolo, una sostanza sclerosante che è già stata studiata come anestetico, sotto forma di schiuma. Quest’ultima, presenta una densità minore, mantiene il contatto con la parete del vaso per un tempo maggiore, spingendo il sangue, essendo più efficace nei vasi più grandi. La scleroterapia con laser elimina i piccoli vasi grazie all’azione della luce e del calore nelle teleangectasie. Ogni tecnica ha la propria indicazione ed il chirurgo vascolare è lo specialista consigliato per scegliere il miglior trattamento. I vantaggi e svantaggi di ogni tecnica devono sempre essere considerati, sapendo che non esiste una tecnica perfetta, bensì la migliore per ogni diverso caso.

Tempo di recupero e cure da seguire

Dopo la seduta di scleroterapia si può avere una vita normale, potendo tornare a lavorare immediatamente.

È molto importante che il paziente segua le orientazioni nel decorso post-operatorio scleroterapia dello specialista, le quali posso cambiare a seconda della tecnica utilizzata e del calibro della vena trattata. Il chirurgo vascolare informerà il paziente quando potrà tornare a svolgere le attività fisiche, il periodo senza l’esposizione al sole, l’uso delle calze elastiche, creme o farmaci necessari.

I piccoli vasi posso ripresentarsi?

Può esserci una ricaduta, poiché trattiamo la conseguenza e non la causa della malattia. In caso di un trattamento completo e corretto è normale avere una ricaduta entro 1 e 3 anni, dipendendo dal paziente e la malattia. La parte genetica della patologia non ha ancora una cura, però quando l’insufficienza venosa è trattata, la velocità di una nuova presentazione dei piccoli vasi e delle varici diminuisce notevolmente.

Ed i piccoli vasi del viso e delle altre parti del corpo?

Le cause possono essere altre, anche se il trattamento è simile. Sul viso il trattamento con laser o con la termocoagulazione è più efficace.

Quante sedute sono necessarie?

Il numero di sedute può variare molto a seconda del paziente. È impossibile da stabilirlo, dipendendo dalla quantità dei vasi, previsione del miglioramento, risposta al trattamento, tolleranza al dolore, frequenza e adesione alle orientazioni post-scleroterapia. Alcuni vasi scompariranno, altri diminuiranno e altri ancora non reagiranno al trattamento. Per questo motivo sono necessarie nuove sedute. In media, tra le sedute ci devono essere degli intervalli di 15 giorni.

Effetti collaterali e indesiderati:

Allergie, coaguli nei piccoli vasi sanguigni (i quali devono essere punzonati), iperpigmentazione locale (rara), ulcerazione (rara).

Raccomandazioni

Evitare ustioni da esposizione al sole fino alla scomparsa totale dei segni (tra i 15 ed i 45 giorni) ed usare una crema protettrice solare.

La depilazione, massaggi, attività fisica sono consentiti dopo 12-24 ore.

Fasce e calze elastiche – in caso di vene di dimensioni superiori possono essere necessarie, devono essere applicate dal medico alla fine della seduta e utilizzate per 1-6 ore, non essendo necessario usarle durante la notte.

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Applicazione e Scleroterapia
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Cos’è la scleroterapia? La scleroterapia, anche conosciuta come “applicazione” o addirittura in gergo medico “bruciare i piccoli vasi” è un procedimento medico realizzato per il trattamento dei vasi sanguigni dilatati o delle malformazioni, ossia le varici di svariate dimensioni.
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